E' una cosa piuttosto interessante, se non altro per il principio con cui funziona (recuperare il tempo di CPU sprecato da centinaia di migliaia di microprocessori sparsi in tutta la terra per realizzare il più potente supercalcolatore esistente). Si consiglia di dare un'occhiata al sito: http://setiathome.ssl.berkeley.edu/ Ecco la descrizione del progetto !!!

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Su Yahoo gruppi: http://it.groups.yahoo.com/group/setiitalia/

 

S.E.T.I. - Search for Extra - Terrestrial Intelligence -

Mailing List - S.E.T.I. - Italia -             mailto:setiitalia@egroups.com

http://www.geocities.com/Area51/Dimension/5189/setiitalia.htm

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Gruppo Astrofili Menkalinan Sezione Radioastronomia - il progetto seti@home http://setiathome.ssl.berkeley.edu/home_italian.html  (in italiano) Al giorno d’oggi, i computer collegati alla rete Internet sono numerosissimi (almeno 30 milioni di esemplari) e il loro numero è in costante aumento. Moltiplicando il numero di operazioni al secondo che un computer medio è in grado di eseguire per il numero totale di computer connessi a Internet, ricaveremmo una capacità di calcolo complessiva spaventosa, mai raggiunta da nessun super-calcolatore finora costruito. Questa semplice considerazione l’ha fatta anche Big Science, un’organizzazione che si prefigge di utilizzare proficuamente questa (in parte sprecata) potenza di calcolo per portare avanti importanti ricerche scientifiche. Coinvolgendo il pubblico e rendendolo direttamente partecipe alla ricerca della soluzione di alcuni problemi scientifici, Big Science si prefigge inoltre di contribuire ad aumentare la considerazione che la gente nutre per la scienza. Se anche voi volete mettere a disposizione della ricerca il vostro personal computer, leggete attentamente quanto segue.   Il progetto SETI (acronimo di Search for Extra-Terrestrial intelligence, ricerca di vita intelligenze extraterrestre) vede attualmente impiegati diversi radioastronomi nella ricerca di segnali radio aventi caratteristiche ben definite. Alcuni programmi di ricerca sono focalizzati su particolari stelle vicine, altri nel monitoraggio di zone del cielo densamente popolate di stelle. Anche il radiotelescopio portoricano di Arecibo (che con i suoi 300 metri di diametro è il più grande e sensibile del mondo) partecipa alla SETI, assieme all’università di Berkeley, con un programma denominato SERENDIP. L’undici giugno scorso (1997) è stato installato un nuovo dispositivo analizzatore di spettro, che ha sostituito il più piccolo SERENDIP III, (capace di “soli” 4,2 milioni di canali) in grado di elaborare ogni 1,7 secondi ben 168 milioni di canali di frequenza larghi appena 0,6 Hz ciascuno per una banda totale larga 100 Mhz centrata sui 1,42 Ghz. Lo strumento chiamato SERENDIP IV è il più recente della sua serie. La gamma di frequenze dello spettro elettromagnetico nella quale cerchiamo il sussurro extraterrestre è assai ristretta, questo in base ad un’ipotesi riduttiva: solo alcuni tipi di segnali nel dominio delle microonde sono in grado di penetrare le dense nubi di polveri interstellari, superando grandi distanze senza subire attenuazioni rilevanti. Inoltre, in questa gamma di frequenze, il rumore di fondo dovuto a naturali fenomeni stellari è assai scarso. Se nelle vicinanze del Sistema Solare esiste una civiltà tecnologica, dovrà presumibilmente arrivare alle nostre stesse considerazioni, e usare dei segnali aventi delle caratteristiche simili a quelli che noi cerchiamo. Nonostante la notevole potenza di SERENDIP IV, che può essere paragonato ad un super-computer in grado di eseguire 200 miliardi di operazioni al secondo, l’analisi eseguita in tempo reale può interessare solo un’esigua quantità di dati; le ricezioni del radiotelescopio sono quindi memorizzate e inviate tramite Internet ai laboratori dell’Università di Berkeley dove sono analizzate. La ricerca del segnale giusto necessita di grandi e potenti calcolatori, di notevoli quantità di tempo e, in definitiva, di tanto denaro. Da qui l’idea di coinvolgere nella ricerca - tenetevi forte - tutti i computer connessi alla Rete ! Big Science, in collaborazione con le Università di Berkeley e Washington sta preparando SETI@HOME: a partire dalla primavera del prossimo anni, i calcolatori di tutto il mondo potranno partecipare attivamente alla ricerca probabilmente più affascinante: individuare il messaggio inviato da una civiltà intelligente extraterrestre. I tecnici del  SERENDIP stanno mettendo a punto un programma in grado di girare su qualsiasi piattaforma hardware e i cui algoritmi potranno cercare il fatidico segnale extraterrestre fra quattro milioni di differenti combinazioni di frequenza, larghezza di banda e deriva di frequenza. L’analisi che il programma eseguirà sui nostri computer domestici sarà molto più accurata e profonda rispetto a quanto riescono a fare in tempo reale i più potenti analizzatori di spettro attualmente a disposizione degli scienziati. Il programma di elaborazione che Big Science distribuirà apparira come una sorta di screen-saver. Lasciando il proprio computer inattivo per alcuni minuti, il programma is attiverà automaticamente ed il computer inizierà a “macinare” i dati di Arecibo. L’utente potrà scegliere tra tre differenti tipi di screen-saver che si distingueranno solo per il loro aspetto grafico sul monitor. In Science Mode sarà possibile osservare in tempo reale le operazioni che il computer sta eseguendo, e saranno addirittura spiegati i risultati ottenuti. Il processo di elaborazione matematica sarà illustrato in modo comprensibile a chi possiede una sufficiente cultura scientifica. Lo Sky Progressive Mode mostrerà come l’intero esperimento procede, evidenziando in uno sfondo raffigurante le stelle più luminose, le zone di cielo coperte dalla SETI. infine l’Earth Progress Mode informerà sul numero di persone e di computer che partecipano a SETI@home, mostrandoli ciascuno come un puntino su un’immagine rotante del globo terrestre. Big Science provvederà a selezionare al progetto un frammento di 0,25 Mbytes dei dati raccolti dal radiotelescopio di Arecibo e procederà alla distribuzione. Collegandosi al sito approntato da Big Science si potrà prelevare il file da elaborare; inoltre sarà possibile aggiornarsi sullo stato della ricerca, e prendere visione di altro materiale riguardante la SETI. Infine, si potrà restituire tramite il modem il risultato della nostra elaborazione domestica. Collegandosi ora al sito di Big Science si potrà iscrivere alla mailin list di SETI@home, a cui hanno aderito già oltre 35000 persone, e offire il proprio contributo, anche in termini di conoscenze, per far sì che il progetto diventi realtà al più presto. L’entusiasmo che il pubblico ha veramente dimostrato verso SETI@home è veramente grande, e ciò è di buon auspicio se si pensa che Big Science sta ancora cercando degli sponsor che forniscano i fondi necessari al completamento del progetto. Se parteciperanno almeno 50000 computer, la SETI  avrà a disposizione una potenza di calcolo superiore a quella che è attualmente impiegata in questo stimolante programma. Inoltre, grazie alla naturale evoluzione dei computer, questa potenza aumenterà costantemente nel tempo. E chissà che un giorno, a casa di qualcuno di noi avvenga a scoperta di un segnale “WOW!”, come in gergo si definiscono tutti i possibili segnali di vita intelligente da quando, nel 1977, esaminando i dati del radiotelescopio Big Bear un radioastronomo appuntò sui tabulati, in corrispondenza di un picco di segnale, l’esclamazione WOW! Ciò risponderebbe finalmente e definitivamente alla fatidica domanda: “Siamo soli nell’universo?” Registratevi subito !.   Davide De Martin davide@coelum.com Da Coelum di Gennaio 1998   Domande frequenti SETI@home Come vengono raccolti i dati dal telescopio ? E come vengono trasmessi alle altre macchine per l'analisi ? I dati saranno raccolti su nastri ad alta densità presso il telescopio di Arecibo a Puerto Rico. Si scrive circa un nastro da 35 Gbyte al giorno che poi viene spedito a Berkeley dove i dati sono divisi in spezzoni da 0,25 Mbyte che saranno spediti, attraverso il server di SETI@home, su internet alla gente che li analizzerà. . Purtoppo Arecibo non ha una buona connessione alla rete e quindi i dati devono essere spediti per posta ordinaria fino a Berkeley Che tipo di segnali viene analizzato ? Come si svolge l'analisi ? Cerchiamo dei segnali forti con una piccola larghezza di banda. E' come sintonizzare la radio su diversi canali, se troviamo un segnale forte questo attira la nostra attenzione. Più tecnicamente parlando si tratta di una complessa elaborazione digitale, fatta principalmente di trasformate di Fourier a diverse velocità di modulazione di frequenza e durata. Cerchiamo inoltre dei segnali impulsati e variabili che seguano, nel loro andamento, la forma del lobo di ricezione dell'antenna man mano che il radio telescopio sposta il suo punto di osservazione nel cielo. Il programma di analisi cercha segnali 10 volte più deboli di quelli finora osservati perché usa un algoritmo chiamato "integrazione coerente" che nessun altro esperimento (incluso SERENDIP) ha mai potuto usare per la mancanza della necessaria potenza di calcolo. . Quanto è commplesso il programma che verrà eseguito dai PC ? Avrà bisogno di molto spazio disco ? L'utente dovrà fare delle operazioni speciali ? Userà circa 20Mbyte di spazio disco. L'utente potrà anche non fare nulla se non lo vorrà. I risultati potranno essere inviati automaticamente non appena l'utente si sarà ricollegato alla rete (per navigare, controllare la posta ecc.), oppure si potrà fare in modo che il programma chieda il permesso di collegarsi prima di usare la rete. . Quali piattaforme saranno supportate ? Per ora sono pronte le versioni per Unix, Win95-98-NT. Stiamo lavorando ad una versione Mac. Gli utenti potranno scaricare la versione che vorranno. Tutti i programmi sono funzionalmente identici. . Come si potrà ricombinare fra loro i risultati dei calcoli ? I dati verranno raccolti in una grande banca dati usando i nostri calcolatori. Poi verranno filtrate le interferenze e saranno applicati numerosi algoritmi per il riconoscimento di forme in modo da isolare i segnali più interessanti. . Che ne sarà dei dati del telescopio se SETI@home non diverrà una realtà ? Se avremo abbastanza nastri (ci costano 100$ al giorno) cercheremo di conservare tutti i dati e di analizzarli sui nostri calcolatori o sfruttando, durante la notte, calcolatori di industrie vicine.

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Caro partecipante al SETI@home, grazie per il tuo interessamento al progetto SETI@home. Ultimamente abbiamo avuto un numero elevato di messaggi e non abbiamo ancora avuto il tempo per rispondere. Eventualmente leggeremo il tuo messaggio e cercheremo di rispondere. La maggior parte delle risposte possono essere trovate qui: http://setiathome.ssl.berkeley.edu/faq.html   Ecco qualche risposta alle domande più comuni:

D: Dove registrarmi

R: Puoi farlo al sito web: http://setiathome.ssl.berkeley.edu

D: Dove posso scaricare il software?

R: Il software verrà distribuito al pubblico ad Aprile del 1999. Abbiamo iniziato le prime verifiche della versione beta tramite 100 volontari. Quando sarà pronta, riceverai un messaggio di conferma del progetto SETI@home, e allora potrai scaricare il software dal nostro sito web.nuovo indirizzo web.

D: Cosa devo fare?

R: Puoi registrarti nuovamente con il nuovo indirizzo, sempre al sito

D: Ho un SETI@home.appena possibile invia un messaggio a: setiathome@ssl.berkeley.edu dal vecchio indirizzo e.mail, avendo cura Allora di inserire la parola "remove" nella riga del subject (non nel corpo del messaggio)

D: Sarà disponibile anche per sistemi non Windows?

R: attualmente stiamo lavorando a versioni per Mac OS e diverse altre in ambiente UNIX.

D: Dovrò usare la connessione internet per tutto il tempo?

R: Ci sarà bisogno di essere collegato ad internet solo per pochi momenti durante i quali scaricare i dati all'interno del tuo computer, e una volta termimata l'elaborazione dovrai inviare questo risultato. Spegnendo il computer non succede niente - lo screensaver riprende a tracciare da dove era stato fermato e ripartirà al successivo riavvio del computer.

D: Cosa succede se viene ricevuto un segnale di natura "Frequently Asked" extraterrestre?

R: La procedura dei ricercatori SETI di tutto il mondo è la seguente: per prima cosa, verificheranno il segnale, se è effettivamente reale e non può essere associato ad altre cause terrestri (satelliti, ponti radio, ecc.) allora le agenzie di stampa e i governi verranno avvisati in maniera sistematica.

D: Sarò considerato se il segnale verrà identificato tramite il mio computer?

R: Sì. Il nostro software conserva tutti gli elementi di qualsiasi parte del lavoro. Se il tuo computer è coinvolto nella scoperta, se lo ritieni opportuno verrai messo in lista, come co-scopritore.

D: Di che cosa ho bisogno per partecipare al SETI@home?

R: Hai bisogno di un computer con almeno 32 MB di RAM, 10 MB di spazio su disco e una connessione Internet (di tipo dialup). Puoi usare SETI@home sia su un portatile che venga collegato anche raramente. Noi confidiamo di fornire il supporto software per sistemi operativi quali Win95, Win98, WinNT, Mac, e altre versioni UNIX, incluse Linux e su diversi tipi di CPU. Speriamo eventualmente in futuro di completare il software per altri sistemi quali OS/2 e BeOS. Non ci occuperemo di sistemi WebTV. Non c'è bisogno di CPU veloci o specifiche particolari per i modem. Non è importante in quale parte del mondo tu ti trovi.

D: Ho bisogno di conoscere qualcosa di scienza o del SETI per usare SETI@home?

R: No. Tutto ciò di cui hai bisogno è di scaricare ed installare il software client. Pago una connessione con tariffa oraria a tempo.

D: Quanto tempo di collegamento è necessario per il SETI@home?

R: SETI@home si collega solo per il trasferimento dei dati. Ciò accade solo una volta su diversi giorni e l'ultima per 5 minuti.

D: Perchè usare questo programma come screensaver invece di una applicazione in background the stia in esecuzione per tutto il tempo?

R: Poichè il nostro programma usa molta memoria mentre è in funzione e ciò potrebbe influenzare i programmi in esecuzione su alcuni computers. Vogliamo essere sicuri che l'impatto sia effettivamente nullo durante la normale attività del computer. Contiamo di programmare una versione del software client (di rete) che funzionerà come "service" in ambiente Windows NT. Questa funzionerà continuamente ad una bassa priorita' anche se nessuno è in quel momento collegato e non fornirà come output alcun grafico. Avrà solo un piccolo impatto sulla performance del sistema per tutto il tempo in cui vi è abbastanza RAM (20 MB almeno). Ci sarà anche una versione UNIX del software client che starà in esecuzione con processi a bassa priorità e senza grafica.

D: Perchè non state programmando in Java?

R: Perchè non è abbastanza veloce e ci stanno molti dettagli dipendendi dal sistema che c'è bisogno di essere programmati in linguaggio C.

D: Qualcosa sulla sicurezza?

R: Lo screensaver sarà disponibile per lo scaricamento solo dal nostro sito FTP e i dati verranno trasferiti solo dal nostro server. Non si scarica alcun codice eseguibile. In tutto e per tutto lo screensaver sarà molto piu' sicuro del tuo browser di navigazione che al momento stai usando.

D: Si dice che SETI@home funzionerà per 2 anni. Perchè non per sempre?

RR: In 2 anni il radio telescopio di Arecibo avrà analizzato per tre volte tutto il cielo visibile e avrà analizzato questi dati. E' abbastanza per i nostri propositi. Da li in poi ci saranno nuovi telescopi, nuovi esperimenti e nuovi approcci al SETI.

D: Lo screensaver richiedera più di un processore o una macchina multiprocessore?

R: Non nella versione iniziale. Può darsi in una versione successiva.

D: Come vengono raccolti i dati dal telescopio e trasferiti ad altri computer per l'analisi?

R: I dati verranno retistrati su nastri ad alta densita' al telescopio di Arecibo - Porto Rico, un nastro da circa 35 Gbyte al giorno, poi inviati per posta ordinaria a Berkeley, successivamente divisi in blocchi da 250 kbytes che verranno inviati dal server SETI@home su internet alle persone in tutto il mondo per l'analisi. Arecibo non ha una ampiezza di banda abbastanza elevata per la connessione ad Internet, per questo motivo i dati verranno mandati per posta ordinaria a Berkeley in  principio.

D: Riceverò blocchi di dati, più grossi in funzione della velocità del computer?

R: No, tutti i computer riceveranno blocchi della stessa dimensione. Computer più veloci finiranno velocemente per ottenere immediatamente un nuovo blocco su cui lavorare e cosi via, così da tenervi impegnati per tutto il tempo.

D: Che tipo di segnali vengono analizzati e che forma hanno questi segnali?

R: Cerchiamo segnali a banda stretta. E' un pò come sintonizzare una radio su diversi canali e studiare l'intensità Si del segnale. Se l'intensità aumente ciò attira la nostra attenzione. In maniera più tecnica: esistono molte modalità per lo studio dei segnali digitali, le più diffuse trasformate di Fourier a varie intensità e durata. Cerchiamo anche segnali pulsanti e la deriva dei segnali che rientrano nel campo dell'antenna man mano che il telescopio sbircia lungo il cielo. Il software di analisi ricerca segnali 10 volte più deboli di qualsiasi ricerca mai fatta, perche' usa algoritmi e tecniche computazionali intensive, chiamate "coherent integration" che nessun altro computer (incluso il nostro programma Serendip) ha avuto la potenza per utilizzarle. Quanto e' complesso il software che starà a "dormire" sul pc.

D: Per esempio prenderà molto spazio su disco e gli utenti saranno in grado di abilitarlo o disattivarlo per inviare i risultati?

R: Ci sarà bisogno di unno spazio di 20 Mbytes su disco. Gli utenti non dovranno fare altro. I risultati verranno inviati autimaticamente, la volta successiva che gli utenti saranno collegati si internet (ad esempio per scaricare la posta elettronica, navigare ecc.ecc.) oppure potrà essere attivato con il permesso dell'utente.

D: Come verranno uniti tutti i risultati del calcolo alla fine?

R: Verranno riuniti in un grosso data base usando i nostri computers qui, successivamente verrà filtrata l'inferferenza e i vari tipi di algoritmi di ricerca verranno applicati per la ricerca di segnali più interessanti.

D: Sono in grado di prevenire l'invio di una interpretazione negativa, per questo falsando un eventuale segnale extraterrestre?

R: Sì. Senza entrare nei dettagli (per ovvi motivi) abbiamo un meccanismo che tralascia i risultati errati.

D: C'è un modo perchè il programma possa prevenire che qualche hacher invii indietro un falso risultato che potrebbe essere interpretato come segnale extraterrestre?

R: Se c'è un picco nel segnale o qualcosa di interessante, noi analizzeremo il blocco direttamente per verificarlo.

D: E' vero che così tanta gente si è iscritta al progetto che non ci saranno abbastanza dati per tutti? Come risolverete la questione?

R: E' possibile. Noi la risolveremo inviando lo stesso dato a più di un utente. Appena il calcolo è terminato noi invieremo un altra registrazione ad Arecibo e registreremo un più ampio settore di frequenze (il nostro sistema attuale revistra blocchi di ampiezza 2.5 Mhz rispetto ai 100 Mhz del Serendip).

D: C'è qualche problema riguardante il software cliente del SETI@Home?

R: SETI@home fa uso del protocollo  HTTP protocol per aggirare problemi di traffico sul web

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"La certezza ? Forse non esiste. C'è solo una determinata probabilità e uno scarto su tale valore"   LonNic, 6 Gennaio'99

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WARNING:  if present, cut  "geospam."  when replying * ciao, - Nico Lonetti - Italy -39.322 N Latitude

> ICQ/on:  7801996 <

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